commenti d'odio, minacce e insulti.
Oggi ho pianto.
Per la prima volta, da quasi due anni e mezzo che ho aperto questa pagina, ho pianto.
Mi sono alzata stamattina con mille cose da fare, sto organizzando una mostra per sensibilizzare contro la violenza sulle donne per il 25 novembre, sto per lanciare il nuovo sito, sto cercando di creare tutta una serie di servizi nuovi, sto finendo un libro per bambini per introdurli ai temi dell’uguaglianza di genere, e molto, molto altro. Lavoro ormai da mesi fino all’1 o alle 2 di notte, sabato e domenica compresi e sono, sinceramente, stremata.
Ieri ho parlato della violenza atroce perpetrata da un imprenditore, un problema gravissimo che combatto ogni giorno da oltre due anni.
Come sotto ogni post, ho parlato delle tazze e del calendario, perché, come prima cosa, servono a dare esempi costruttivi alle donne, spingendo un vero empowerment femminile, e inoltre i soldi raccolti mi permettono di portare avanti tutti i progetti che ho in mente.
È un anno che non lavoro più perché mi sto dedicando anima e corpo su Ihaveavoice, e vivo coi miei risparmi. Ovviamente ho dovuto stringere la cinghia parecchio e rinunciare a tutto, ma lo faccio con piacere perché ci credo veramente in quello che sto facendo e spero di poter creare una grande comunità che riesca ad aiutare sempre più donne, non solo in Italia, ma in tutto il mondo.
Ebbene, sotto il post di ieri e in posta privata, stamattina, ho trovato centinaia di insulti:
“Fai schifo” “Vergognatevi” “Mi fate venire il vomito” “siete il fior fiore della m*rd@ più fetida e arrogante” “Segnalate la pagina”
Addirittura: “Fate più schifo voi dello stupratore”.
Centinaia di commenti di questo tenore, da così a peggio.
E tutto per cosa? Per le tazze.
Tazze di cui ne sono state vendute 2 ieri. Per un guadagno al lordo di imposte di ben 17 euro.
E queste sono le uniche due vendute nelle ultime settimane.
Eh sì, sensibilizzo tutti i giorni da oltre due anni su temi quali la violenza di genere per guadagnare 17 euro lordi o poco più in un mese. Sono proprio una “meschina capitalista”.
In questi due anni ho subito attacchi di ogni genere: da maschilisti e da pseudo-femministe incattivite, da anti-femministe, insulti, minacce anche di morte, diffamazioni di ogni genere, ma mai, fino ad oggi avevo pianto.
Ci sono stata male, certamente, ma pensavo di essermi fatta una corazza solida, mi sono arrabbiata, ho trovato la forza di continuare a combattere.
Ma oggi è stato diverso.
Oggi ho pianto.
Oggi sono arrivata al mio limite di sopportazione.
Oggi ho capito che non c’è limite alla cattiveria umana. Non importa quanto tu possa fare per aiutare il prossimo, quanto tu stia rinunciando a tutto per una causa in cui credi, per migliorare questa società malata e cattiva, perché, in fondo, un po’ di speranza che ci sia del buono ce l’hai ancora.
Sono disgustata da quelle centinaia di commenti di odio e disprezzo da parte di decine e decine di uomini e anche di donne.
Persone che hanno visto quell’unico post per la prima volta e non hanno la più pallida idea di cosa sia Ihaveavoice e di cosa facciamo, ma che ovviamente si sentono in diritto di disprezzarci, perché avendo letto un solo post credono di sapere tutto.
Gente stupida e frustata, direte voi. Sì, certo, lo so, ma le parole che hanno scritto fanno male, molto male.
Fa male vedere che nonostante ci stia mettendo cuore e anima, nonostante centinaia di persone si rivolgano a me per essere aiutati, nessuno aiuta me ad aiutare il prossimo.
Nessuno, no, qualche persona che mi aiuta, sia concretamente che con donazioni c’è, ma sono davvero molto poche. La pagina è seguita da oltre 40.000 persone, solo il post di ieri è stato visto da oltre un milione di persone e sapete quante donazioni sono state raccolte ieri? 0. Ripeto: ZERO.
Tazze vendute? Due.
Minacce e insulti ricevuti? CENTINAIA.
Solo una cosa posso ancora dire: mettetevi una mano sulla coscienza.
Ihaveavoice si impegna tutti i giorni nella lotta contro le violenze e le disparità di genere, per creare un mondo migliore.
Sostienici con una donazione, anche la più piccola può fare la differenza!