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11 febbraio: giorno delle donne nella scienza

donne nella scienza: Ipazia, Curie, Hack

Ecco le grandi donne nella scienza che hanno fatto la storia

Oggi, 11 Febbraio, si festeggia la giornata delle Donne nella Scienza.

 

Tradizionalmente, l’ambiente scientifico è sempre stato associato a studiosi maschi e visto come irraggiungibile dalle donne.

 

Tuttavia, nel corso della storia diverse donne hanno deciso di sfidare gli stereotipi sociali, decidendo di imporsi contro le limitazioni della loro epoca. Hanno scelto di studiare materie scientifiche e fatto una serie di scoperte che avrebbero cambiato per sempre il modo di percepire non solo la scienza, ma tutta la realtà.

SCIENZIATE NELLA STORIA

Ipazia (350-415), prima matematica e filosofa donna dell’antica Grecia.

Maria Sibylla Merian (1647-1717), prima entomologa della storia.

Laura Bassi (1711-1778), prima donna a ottenere una cattedra universitaria in fisica sperimentale a Bologna.

Caroline Herschel (1750-1848), prima donna a scoprire una cometa.

Elizabeth Garrett-Anderson (1836-1917), primo medico inglese donna che fondò il primo ospedale a conduzione interamente femminile e primo membro femminile della British Medical Association.

Marie Curie (1867-1934), prima donna insignita del premio Nobel per la fisica nel 1903 e del premio Nobel per la chimica nel 1911, grazie alla sua scoperta degli elementi radio e polonio, e prima persona al mondo ad averne ricevuti due in campi diversi. 

Iréne Joliot-Curie (1897-1956), figlia di Marie Curie che, seguendo le orme professionali della madre, riuscì, insieme al marito, a isolare elementi radioattivi naturali ottenendo il premio Nobel per la chimica nel 1934.

Helen Taussig (1898-1986), cardiologa pediatrica americana che avvertì la popolazione americana del rischio teratogeno del farmaco talidomide e contribuì a identificare il cosiddetto “morbo blu”, malformazione mortale per i neonati.

Barbara McClintock (1902-1992), che scoprì l’esistenza dei trasposoni, piccoli frammenti di DNA capaci di spostarsi da un cromosoma all’altro, ottenendo così il premio Nobel per la medicina nel 1983.

Maria Goeppert-Mayer (1906-1972), seconda donna a ottenere il premio Nobel in Fisica, dopo la Curie, grazie alla sua elaborazione del modello a guscio del nucleo atomico.

Rita Levi Montalcini (1909-2012), premio Nobel per la medicina nel 1986 grazie alla scoperta del Nerve Growth Factor, fattore di accrescimento della fibra nervosa.

Dorothy Hodgkin (1910-1994), premio Nobel per la chimica nel 1964, grazie alla determinazione della struttura atomica di colesterolo, penicillina, vitamina B12, lattoglobulina, ferritina e virus del tabacco grazie all’uso di tecniche legate ai raggi X.

Gertrude Belle Elion (1918-1999), premio Nobel per la medicina nel 1988, grazie all’elaborazione di terapie efficaci nel trattamento dell’AIDS e allo sviluppo del farmaco azidotimidina, impiegato tutt’oggi nella terapia antiretrovirale.

Rosalind Franklin (1920-1958), fornì le prove sperimentali della struttura a elica del DNA.

Margherita Hack (1922-2013), studiosa degli spettri stellari.

Francoise Barre-Sinoussi (1947), premio Nobel per la medicina nel 2008, grazie alla scoperta del virus dell’immunodeficienza umana o HIV, causa dell’AIDS.

Fabiola Gianotti (1960) prima donna a dirigere il CERN di Ginevra e prima persona a osservare una particella compatibile con il bosone di Higgs.

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Il grande esempio delle donne di Scienza

Queste sono solo alcune delle grandi donne che hanno segnato la storia della scienza. Per conseguire quei traguardi hanno dovuto affrontare il contesto sociale dell’epoca e la diffidenza nei loro confronti da parte dei colleghi uomini. Molte altre donne si sono viste prendersi i meriti dei loro risultati e non hanno mai ricevuto alcun riconoscimento per le loro scoperte.

 

Nonostante tutti gli ostacoli e le discriminazioni, sono uscite vittoriose, alcune volte superando di gran lunga i risultati dei colleghi maschi.

 

Col loro esempio, speriamo che tutte le donne possano trovare il coraggio per seguire le loro passioni in ambito scientifico, pensando che potreste essere proprio voi le prossime a stringere tra le mani un premio Nobel e a cambiare le sorti della scienza.

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In questa giornata dedicata alle donne nella scienza, speriamo che sempre più donne credano in sé stesse e facciano valere la loro intelligenza e la loro caparbietà!

 

Ihaveavoice si impegna tutti i giorni nella lotta contro le violenze e le disparità di genere, per creare un mondo migliore.

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