I used to be more than my breasts, Alessia Camoirano Bruges, dipinto e poesia.
Immagini e parole si fondono per denunciare l’oggettificazione del corpo femminile. Un grido di ribellione affinché la donna sia vista per tutto quello che è: molto più del solo corpo.
Tre sono le opere in mostra, accompagnate da una poesia.
Be careful, pretty face
“Sorelle che sanguinano profondamente,
il mio corpo in balia di uomini,
uomini che camminano liberamente di notte.
Vagando per le strade non trovo pace,
occhi dietro la schiena per proteggere
ciò che resta di me quando decideranno;
è ora.
Ma oggi non metterò il coprifuoco sulla mia libertà.
Oggi camminerò e non mi nasconderò,
potrò aver paura di camminare da sola di notte
con i loro occhi che fissano le mie gambe
ma non comprometterò la mia libertà.”
“I used to be more than my breasts” :
L’artista analizza e conseguentemente critica l’oggettificazione del corpo delle donne. La scritta, con una calligrafia quasi infantile, richiama la bambina che si ha dentro, ricordando la propria infanzia, ed esclama “Ero più del mio seno”, per affermare la propria dignità di essere umano, ancor prima di donna. I colori sono stati scelti istintivamente, per far emergere un’emozione cruda e feroce.
“Burn the witch”:
Una rappresentazione astratta di tutte le donne bruciate vive dagli uomini, perché considerate streghe, mentre erano solo vittime di uomini che non potevano sopportare di vedere una donna intelligente ed indipendente. Sul dipinto spicca la scritta “Tagliando pezzi di me stessa, continuo ad evolvere, trasformarmi, inseguo la parte più feroce della mia mente. Se non puoi capirla, bruciala, giusto?”
Un quadro potente, un urlo di dolore ma anche di ribellione.
Alessia Camoirano Bruges si laurea alla University of the Arts di Londra, dove attualmente vive e lavora.
Ha vissuto in più di dieci città, avendo la possibilità di conoscere diverse culture, ascoltare tante storie e imparare lingue diverse, influenze che ha portato nella sua arte. Il suo lavoro si focalizza sulle emozioni, sul femminile e sul concetto di identità. Si esprime attraverso video, pittura e scrittura.
Ringraziamo Lisa De Pompeis di LDP Consulting (clicca QUI), Greta Valentina Galimberti dell’agenzia stampa Trendiest News (clicca QUI) e Lara Agnoletti, produzione video, per il loro prezioso sostegno per la realizzazione di questa mostra.
Inoltre, vogliamo ricordare che questa mostra è stata inserita nel Palinsesto dei Talenti delle Donne del Comune di Milano, sostenuto dall’assessorato delle Pari Opportunità, diretto dalla Presidentessa Diana De Marchi.
Ihaveavoice si impegna tutti i giorni nella lotta contro le violenze e le disparità di genere, per creare un mondo migliore.
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