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la mostra che si scusa con le artiste emarginate

il museo del prado di madrid allestisce una mostra per scusarsi con le artiste

Una mostra per scusarsi con le artiste donne emarginate.

 

Il mondo dell’arte (e non solo quello, purtroppo) ha escluso le donne per secoli.

 

L’artista doveva essere l’uomo e le donne potevano sistemarsi su un divano di velluto e farsi ritrarre. Loro erano le muse, non le pittrici. Erano oggetto dell’arte, non potevano essere un soggetto ed esprimere il loro talento.

 

A tutte queste donne artiste, ingabbiate negli stereotipi, relegate in un angolo, umiliate e attaccate, qualcuno finalmente ha deciso di chiedere scusa.

 

Il museo del Prado di Madrid, una delle pinacoteche più importanti al mondo, allestisce una mostra per scusarsi con le artiste emarginate per far posto agli uomini. 

 

“Invitadas” (le ospiti) è la temporanea che presenta le loro opere (oltre 130) finite per secoli nei depositi, in esposizione dal 6 ottobre 2020 a marzo 2021.

 

Tra loro c’è, ad esempio, Aurelia Navarro l’artista nata alla fine dell’Ottocento in Andalusia, che è stata presa di mira dopo aver ritratto un nudo ed è stata costretta a chiudersi in un convento.

 

Una mostra che tratta il ruolo della donna nel sistema artistico spagnolo nel XIX secolo e nei primi anni del XX secolo, intitolata “Il vissuto della donna e la percezione della società”. 

 

“Questo è un viaggio critico verso l’epicentro della misoginia del diciannovesimo secolo” ha spiegato il curatore, Carlos G. Navarro.

 

Un’esposizione per mostrare il talento femminile che si è voluto tenere all’oscuro per troppo tempo e fare luce su donne che, con determinazione e volontà di emergere, hanno ridisegnato il loro ruolo e sono diventate protagoniste. 

 

Donne come Inocencia Argoa, Rosa Bonheur, pittrici che hanno avuto un ruolo importante nella battaglia femminista del secolo.

 

Si evidenzia, non solo l’immagine della donna legittimata dallo Stato con premi, mostre e musei, ma sottolinea anche il posto che occupava nella società, dimostrando il ruolo sussidiario concesso alle artiste e raccontando il loro percorso, talvolta epico, intrapreso per liberarsi dai pregiudizi maschilisti.

 

Una rivalsa per tutte le artiste donne, dopo secoli di ingiustizie subite.

 

Finalmente.

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