Lo Zoo ci dice che siamo "bigotte" e noi rispondiamo.
Ve lo ricordate il post di ieri sulle sfide del programma Zoo di Radio 105?
“Le mie scarpe da Zooccola” – “Gnagna day” – “Tettemoto” ecc.?
Ebbene, ieri hanno pubblicato un bel post contro di noi:
“Queste care signore, hanno iniziato una battaglia nei confronti dello Zoo e “dell’Algomirko” segnalando le nostre pagine e creando problemi ai nostri amici de “Il Mercato Solidale”!
Il Mercato Solidale e Lo Zoo, grazie anche all’Algomirko, hanno donato spesa e pranzi a migliaia di famiglie bisognose, aiutato bambini meno fortunati e queste bigotte, trasformano un’iniziativa divertente e volutamente estrema, in un’offesa alle donne!?!?
Ma almeno ascoltare prima di giudicare???
Oltretutto l’Algomirko è una parodia di tutte le influencer che passano la vita a mostrare il cul* sui social, quindi bigotte e senza il senso dell’umorismo!!?”
Cari Signori dello Zoo, vi spiego un paio di cosette:
1. Non abbiamo mai detto nulla contro il Mercato Solidale, ve lo siete inventato voi.
2. Per fare beneficenza esistono mille modi, non occorre di certo svilire le donne.
3. Noi non abbiamo “trasformato” la vostra iniziativa in un’offesa alle donne, la vostra iniziativa È un’offesa alle donne, noi l’abbiamo solo sottolineato.
4. Ammettete voi stessi che è un’iniziativa che prende in giro le donne “è una parodia di tutte le influencer che passano la vita a mostrare il cul*” quindi lo sapete benissimo quanto svilente siano per le donne questo tipo di immagini.
5. “Senza senso dell’umorismo – bigotte”, perché certo, fattela una risata quando ti dicono “z*cc*la”, no? Altrimenti sei una bigotta, giusto?
Cari Signori di Zoo, la violenza passa anche da questo.
Passa dal far credere agli uomini e alle donne che sia normale dire ad una donna che è una z*cc*la, perché dalle parole si formano i pensieri e dai pensieri si passa ai fatti e intanto stupri e femminicidi non si fermano.
TRE DONNE UCCISE IN 24 ORE solo questa settimana.
Stupri di 15enni, ragazzine di QUINDICI ANNI STUPRATE DA COETANEI che si fanno una risata quando voi chiamate le donne z*cc*le.
Pedofilia in aumento, con adescamento di minori soprattutto sui social, pagine social chiamate “11enni in calore” e intanto ragazzine di 11 anni seguono questi esempi, perché è emancipazione delle donne mostrare le tette in cambio di like sui social, è ironico, quante grasse risate, eh! Altrimenti si è bigotte, sia mai!
E poi, tra i commenti dei vostri cari fan, spiccano frasi tipo:
“Ditegli di sc.p.r. di più”
“Saranno racchie”
“Saranno dei c*ssi repressi”
“Sono represse e insoddisfatte”
E dulcis in fundo, “Sareste da prendere a calci”
Perché certo, la vostra comunicazione non è sessista e misogina verso le donne, non istiga a pensieri e comportamenti di questo tenore, no, no, figuriamoci.
Peraltro interessante che oggi sono andata a rivedere i commenti e questi non c’erano più, li avete forse cancellati per eliminare le prove del livello di maschilismo e villania dei vostri adepti?
Infine ci tengo a rispondere alle varie critiche che i vostri fan hanno mosso:
1. Libero arbitrio – certo, ognuno è libero di fare ciò che vuole, ma la libertà di pensiero non è mai assoluta, è sempre influenzata dalla società, dalle esperienze di vita, dalle capacità personali, ecc.
In una società come l’Italia, dove regna da decenni un maschilismo imperante, che celebra le donne come oggetto di desiderio per gli uomini, che mitizza figure come le veline, donne che sculettano per il piacere del maschio, senza proferir parola, non ci si può sorprendere se molte donne considerino questi atteggiamenti non solo normali, ma anche come modello da seguire.
Iniziative come le vostre non fanno altro che esacerbare questa concezione sessualizzata ed oggettificata della donna.
E voi siete responsabili, esattamente come tutte le trasmissioni che continuano a spingere questo modello di “femminilità”.
2. Visibilità – per tutti quelli che dicono che abbiamo scritto un post contro questa iniziativa solo per avere visibilità dati i milioni di followers di Zoo, ebbene, vi do una notizia: nonostante la nostra pagina abbia meno di 30 mila followers, e Zoo quasi 3 milioni, i dati parlano chiaro, il nostro livello di engagement di questa settimana è stato di 530.000, mentre per Zoo di 160.000, il nostro post più visto è stato quello dedicato alla Tampax, con 4.400 like e 4.400 condivisioni, mentre per Zoo un post sponsorizzato (hanno pagato per la visibilità) che ha ottenuto 1.100 like e 100 condivisioni, mentre noi per i nostri post non abbiamo mai pagato nulla. Quindi pensate un po’, abbiamo più visibilità noi di loro. Bello eh?!
3. Le tazze – per quelli che ci accusano di fare le femministe per guadagnare sulle tazze, vi svelo un altro segreto: sono due anni che ci occupiamo di questi temi, abbiamo aiutato centinaia di donne, facciamo tutto in modo VOLONTARIO, nessuno guadagna NULLA. ZERO DI ZERO. I soldi raccolti li utilizziamo per sostenere le nostre iniziative a favore delle donne. E invece Zoo ci guadagna eccome e lucra svilendo le donne.
E adesso, cari Signori di Zoo e relativi fan, abbiate la decenza di farvi un bel esame di coscienza, chiedere scusa alle donne per le vostre iniziative svilenti, cambiare comunicazione e imparare a rispettare davvero le donne.
P.S. Care Amiche che ci seguite e ci sostenete, noi, una piccola pagina con meno di 30.000 followers, abbiamo fatto tremare un’azienda di 20 anni con milioni di ascoltatori, grazie a voi. Questo vuol dire solo una cosa: la nostra voce inizia a farsi sentire e con essa la società dovrà iniziare a cambiare e a rispettarci.
Grazie, grazie, grazie!
Unite si può!
Ihaveavoice si impegna tutti i giorni nella lotta contro le violenze e le disparità di genere, per creare un mondo migliore.
Sostienici con una donazione, anche la più piccola può fare la differenza!