Anne Smith Peck, la scalatrice coi pantaloni

Una donna simbolo di forza di volontà, che non si arrese mai

Oltre che alpinista fu insegnante, laureata, archeologa, viaggiatrice, suffragista, scrittrice, pluripremiata.

Ci lascia una grande lezione di vita: che non dobbiamo mai arrenderci e che non è mai troppo tardi per fare quello che ci rende felici.

Nel 1850, a Providence, nel Rhode Island, nacque una bambina di nome Anne.

Era la più piccola di cinque fratelli, i quali le instillarono un senso di competitività.

Rifiutata dall’università perché donna

Crescendo volle andare alla Brown University, proprio come suo padre e i suoi fratelli, ma venne rifiutata perché donna.

Lei non ci stette e decise di trasferirsi in Michigan, per vivere da sola e mantenersi.

Trovò lavoro come insegnante, finché all’età di 27 anni, rispolverò il suo sogno di laurearsi e chiese a suo padre un sostegno.

Lui si rifiutò, contestando che fosse una “perfetta follia” andare all’università così avanti con l’età, ma lei insistette e gli disse “una volta 27 anni mi sembrano troppi, ora che ce li ho, non sembrano così tanti!”

Lui alla fine accettò e Anne si iscrisse finalmente all’università del Michigan che aveva aperto alle donne appena qualche anno prima.

Laureata con lode, prese anche un master e studiò archeologia in Grecia

Si laureò con la lode e continuò prendendo anche un master. Ma la sete di imparare di Anne non si fermò e così andò anche in Grecia per studiare archeologia.

Proprio durante i suoi studi, all’età di 35 anni, iniziò a fare alpinismo, arrampicandosi sulle montagne tra Europa e America.

A 42 anni, Anne divenne un’alpinista famosa, ma i suoi traguardi furono oscurati dal suo abbigliamento mentre si arrampicava: una tunica e dei pantaloni al posto del normale vestito con la gonna, all’epoca uno scandalo per una donna!

Ma a lei non interessavano le limitazioni imposte sul vestiario delle donne e venne nominata “la scalatrice coi pantaloni”.

I suoi abiti fecero talmente tanto scalpore che qualcuno invocò l’arresto e il New York Times scrisse un articolo sulla questione di “cosa le donne possono fare e cosa possono aspirare a diventare.”

All’età di 47 anni, Anne scalò i 5,610 m del Pico de Orizaba in Messico, la cima più alta mai scalata da una donna all’epoca.

A 50 anni scalò il Monte Cristallo nelle Dolomiti, il Jungfrau in Svizzera e il Fünffingerspitze in Austria.

Non ancora soddisfatta, a 53 anni, cercò altre montagne ancora più alte da scalare per segnare altri record.

La prima persona a scalare il monte Huascáran

Dopo quattro anni di preparazione e cinque tentativi falliti, Anne finalmente riuscì nel suo intento e, a ben 58 anni, divenne la prima persona (uomo o donna) a scalare i 6.768 metri del lato sud del monte Huascarán in Perù.

La controversia sul suo essere donna scalatrice fu più dura delle scalate

Venne però accusata di aumentare di proposito l’altitudine delle vette scalate, lei stessa dichiarò che “la controversia fu più dura che la scalata stessa.”

Una bandiera per il voto alle donne

Anne non si volle ancora fermare e a 61 anni scalò i 6.426 m del monte Coropuna in Perù. Nel frattempo era diventata un’ardente suffragista e piantò sulla vetta una bandiera con la scritta “Voto per le Donne”.

Si oppose all’idea che i suoi successi fossero qualificati in base al genere: “Ho scalato 1.500 piedi più in alto di qualsiasi uomo negli Stati Uniti. Non chiamarmi donna alpinista.”

Oltre ad essere una suffragetta, professava anche il Pan-Americanismo, ossia la pace tra le Americhe. Insegnò geografia con le sue lezioni e pubblicazioni, tra cui guide di viaggio. Scrisse molti libri che divennero apprezzati non solo dai turisti più avventurosi, ma anche da uomini d’affari, politici e diplomatici. Ricevette diversi premi e medaglie.

L’ultima scalata a 82 anni

Continuò a viaggiare e scalare montagne per tutta la sua vita, l’ultima addirittura a 82 anni, la cima del Monte Madison, nel New Hampshire, a 1.638 metri.

A 84 anni un viaggio intorno al mondo

Non si sposò mai, iniziò un viaggio intorno al mondo nel 1935 a ben 84 anni. Tuttavia si ammalò mentre scalava l’Acropoli di Atene. Tornò a New York, dove morì in ospedale, ricoverata per bronchite.

Venne criticata per essere donna, per l’età, per i suoi risultati, ma Anne non si fece mai scoraggiare e continuò sempre imperterrita a rincorrere i suoi sogni e le sue ambizioni.

Oggi vogliamo celebrare Anne Smith Peck, non solo per il suo spirito avventuroso, ma soprattutto per averci insegnato che non dobbiamo mai arrenderci e che non è mai troppo tardi per fare quello che ci rende felici!

Proprio a questa grande donna abbiamo dedicato uno dei mesi del nostro nuovo CALENDARIO IHAVEAVOICE 2023, per ispirarvi ogni giorno!