Briatore e la giovane fidanzata: quando una donna si "auto-oggettifica"
Oggettificazione delle donne
Negli ultimi giorni si è molto discusso per una frase che Flavio Briatore avrebbe detto: “I poveri li riconosci per le mogli c*sse”. Queste poche parole (vere o meno che siano) raggiungono comunque l’apice dell’oggettificazione delle donne:
1. Le donne valgono solo ed esclusivamente in relazione del loro aspetto fisico, non hanno una personalità, dei valori, un’intelligenza, sono solo un corpo che si confà, oppure no, ai canoni estetici imposti.
2. Gli uomini “comprano” le donne con i soldi. Non le conquistano con rispetto, simpatia, cultura, no, se sono ricchi, “comprano” donne che “valgono di più” (nella sua mente quindi quelle “belle”), viceversa, se sono poveri, hanno un potere d’acquisto inferiore, quindi possono permettersi solo donne dal “valore minore”, cioè “brutte”.
3. Poiché le donne si “comprano” coi soldi, sono solo oggetti a disposizione dell’uomo. Intanto vorrei sottolineare che Bill Gates e Mark Zuckerberg, due tra gli uomini più ricchi al mondo, a capo di veri imperi, non di qualche localuccio, hanno accanto una ingegnera e una pediatra, di aspetto normale, di età abbastanza vicine a loro, e non modelle di 20/30 anni in meno, quindi piuttosto direi: “Gli uomini intelligenti li vedi, hanno accanto donne intelligenti”.
Poi, oggi, nei social, ho notato questa immagine: “Briatore ha 69 anni, la sua fidanzata 19 (50 anni di differenza), calcola i soldi di Briatore”.
l’auto-oggettificazione
È vero che l’amore non ha età e i sentimenti non si giudicano e ognuno fa quel vuole con il proprio corpo, però penso che anche il più ingenuo dei romantici faccia fatica a credere che questo sia “Vero Amore”.
Questa cosa mi turba per diversi aspetti.
Partiamo da lui: come ho detto prima, considera le donne “oggetti che si comprano” e il loro valore è dato solo ed esclusivamente dal loro aspetto fisico.
Passiamo a lei: come ho detto prima, una donna è sempre libera di fare ciò che vuole col proprio corpo, ma mi chiedo, cosa spinge una giovane donna ad andare con un uomo che potrebbe essere suo nonno?
Non credo proprio sia per la saggezza tipica delle persone anziane…
E non credo nemmeno che lei fosse indigente e quindi costretta a fare ciò per avere un tetto sopra la testa e qualcosa per sfamarsi.
Probabilmente lo fa per avere in cambio doni e vacanze di lusso. Di fatto, dà un “prezzo” a sé stessa. Diventa “merce in vendita”. Si “auto-oggettifica”.
Perche’ ci si auto-oggettifica oggi?
Perché nel 2020 una donna fa questo?
È vero che ci sono sperequazioni sul mercato del lavoro tra uomini e donne, tuttavia possiamo laurearci e trovare un lavoro dignitoso e che ci piaccia.
Dipende quindi dai valori morali che una persona ha. E questi valori vengono trasmessi in parte dalla famiglia e in parte dalla società.
Viviamo in una società che oggettifica le donne, che mostra costantemente programmi TV e film che esaltano gli uomini ricchi che si “comprano” le giovani modelle e contestualmente fa credere alle donne che più sono “belle”, più sono “desiderate da uomini ricchi” e questo è sinonimo di successo, facendolo diventare quindi la loro ambizione.
Se la nostra società esaltasse l’intelligenza delle donne, l’impegno sociale, l’etica, l’amore vero, e associasse questi aspetti al vero successo, quante donne avrebbero ancora l’ambizione di trovarsi un anziano coi soldi? Credo (spero) davvero poche.
Ecco perché la società va cambiata: queste brutture non sono altro che figlie di una società che oggettifica le donne, portando le donne stesse ad “auto-oggettificarsi.”
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