La donna abusata è sempre sul banco degli imputati
Giuliano Ferrara ritorna sul caso di abuso del figlio di Beppe Grillo: la donna che subisce un abuso è sempre messa sul banco degli imputati.
La si è sempre giudicata per come era vestita, per cosa aveva bevuto, per dove era andata e a che ora.
Ma adesso, grazie a Grillo, una donna è responsabile, non solo di ciò che ha fatto prima della violenza, ma anche di ciò che ha fatto dopo: si è chiusa in casa a piangere disperatamente? È corsa in ospedale o dalla polizia? Oppure ha osato prendere del tempo per sé, anche solo per capire cosa le era successo? E quanto tempo ci ha messo per pensarci? Un’ora? Un giorno? Una settimana?
Probabilmente serve una rendicontazione oraria con minutaggio delle singole attività svolte, per facilitare il compito degli accusatori.
Cosa ha detto Giuliano Ferrara sul caso Grillo?
E se quello che ha detto Grillo non fosse sufficiente, ci pensa Giuliano Ferrara a rincarare la dose:
“Che gusti sessuali aveva? La sua fragile coscienza femminile era per caso “non fragile”?”
Perché ovviamente si dà per scontato che le donne abbiano una coscienza fragile e sta a noi dimostrare che non è così, compito alquanto arduo visto che pare sia un dogma assoluto.
E si dà anche per scontato che non vediamo l’ora di essere penetrate violentemente e ripetutamente da un gruppo di uomini assatanati per tutta la notte! Tutte le donne non aspettano altro, se non fosse poi per la nostra “fragile coscienza femminile” che ci fa ritrarre, perché si sa: siamo perverse, fragili e pure bugiarde!
Secondo Grillo e Ferrara ecco cosa devono fare in caso di abuso le donne
Quindi, care donne, ricordiamoci che se ci abusano, secondo Grillo e Ferrara, dobbiamo:
Spiegare come eravamo vestite, cosa avevamo bevuto, dove eravamo andate e a che ora, dopo cosa abbiamo fatto, quali sono i nostri gusti sessuali ed infine dare prova che la nostra “coscienza femminile” non sia fragile, e già che ci siamo dobbiamo dimostrare anche di non essere bugiarde, perché oh, siamo donne, è la nostra natura!
Agli stupratori basta solo stare là ad aspettare che facciamo tutto noi: siamo noi a doverci difendere nel processo dove in teoria dovremmo essere le vittime e loro, gli accusati, sono ovviamente dei poveri ingenui che l’unica cosa che volevano fare era assecondare le nostre richieste sessuali!
Invertiamo i ruoli delle donne, secondo i punti di vista di Grillo e Ferrara
Per una volta, facciamo un gioco di fantasia e proviamo ad essere noi a invertire i ruoli, rispettando i punti di vista di Grillo e Ferrara.
E quindi ora mi chiedo, ma se per una volta fossimo noi donne a voler accontentare loro?
Basta che poi la vostra forte coscienza di maschi alfa non vi faccia cambiare idea e ci andiate a denunciare per stupro, però, mi raccomando! In fin dei conti siamo solo delle c*glione che si divertono col dildo di fuori!
SOSTIENI il nostro impegno quotidiano contro le violenze sulle donne, col vostro aiuto possiamo fare davvero molto: DONA ORA
Ihaveavoice si impegna tutti i giorni nella lotta contro le violenze e le disparità di genere, per creare un mondo migliore.
Sostienici con una donazione, anche la più piccola può fare la differenza!
Ferrara ha detto gravissime cavolate. stavolta sono completamente d’accordo con te. solidarietà alle vittime. Purtroppo il fatto che sia l’accusa a dover dimostrare la colpevolezza (mentre la difesa non è tenuta a dimostrare l’innocenza) che è un principio giusto in generale, fa sì che nei processi per stupro la parola della vittima (spesso l’unica prova dell’accusa) sia messa in dubbio ma certe allusioni alla vita privata della vittima andrebbero evitate