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“La escort di Trump…”

“La escort di Trump…”
 
Oggi il giornalista Alan Friedman definisce «escort» Melania Trump, per poi scusarsi e dire che è stata «colpa della traduzione».
 
Ho letto diversi commenti indignati e pareri di ogni tipo, dal “insulto sessista” al “ma è una escort”, qualcuno l’ha pure paragonata agli insulti di body shaming rivolti alla giornalista Giovanna Botteri, ed infine una valanga di insulti alle femministe “che non hanno preso posizione”.
 
Credo sia utile chiarire alcune cose.
 
La prima riguarda la parola, anzi, la professione della escort.
 
Fare la “escort” è un lavoro vero e proprio, per cui esistono dei siti per l’ingaggio, con tariffe orarie, servizi offerti, ecc. e ci sono delle correnti di pensiero femminista che ritengono che sia un lavoro come un altro e che anzi sia una forma di emancipazione della donna, che è libera di usare il proprio corpo come crede ed anzi, sia il giudizio negativo rivolto a questa professione ad essere sbagliato.
 
Questa ovviamente è una corrente di pensiero e si può essere d’accordo a livello morale oppure no, ma questo è un altro discorso che richiede un lunghissimo approfondimento e non è lo scopo di questo post.
 
La escort cosa fa? Accompagna un uomo in cambio di soldi. Può accompagnarlo ad una cena, in un viaggio o altro e, se così accordato, può anche soddisfare le sue richieste sessuali, il tutto non perché ci sia il desiderio di farlo, ma per avere una contropartita in denaro. Notiamo che l’escort è un lavoro anche maschile.
 
È un insulto dire a qualcuno che fa l’escort? Se quella è la sua professione, tecnicamente, no.
 
È un insulto dire ad una donna “p#tta@na, gallina, oca, brutta”? Sì, sempre.

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Perché “p#tt@na” è sempre un insulto ed escort può non esserlo?
 
Perché la prima parola ha sempre un significato dispregiativo e tende a giudicare il comportamento delle donne, tra l’altro la si usa per insultare una donna anche se la sua vita sessuale è quella di una monaca di clausura, quindi è un insulto a tutti gli effetti. La seconda parola, invece, se descrive, senza accezione o giudizio negativo la professione di una persona, non può essere considerata un insulto. Il problema è l’eventuale giudizio morale che se ne dà, che appunto è visto in modo diverso a seconda della corrente di pensiero che si segue.
 
È giusto quindi indignarsi se si definisce una donna che fa come lavoro la escort, “escort”? No, perché appunto, se quella è la sua professione, e non si mette un giudizio negativo a quella parola, sarebbe da ipocriti indignarsi e, per certi versi, anche contrario ad alcune correnti di pensiero femministe.
 
Ora, Melania Trump è una escort?
 
Accompagna Donald Trump solo ed esclusivamente per avere soldi in cambio? Hanno un accordo in questo senso?
 
Ci sono voci a riguardo, ma non c’è nulla di dichiarato, quindi no, in assenza di prove certe non è corretto definirla escort ed è quindi da considerare irrispettoso. Per questo motivo, l’uscita del giornalista va condannata.

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