Mostra d’Arte e Spettacolo sul lavoro delle donne e la parità di genere.
DOTATA ANIMI MULIER VIRUM REGIT: la mostra d’Arte e Spettacolo sulla condizione del lavoro delle donne e la parità di genere.
59,5% è il reddito medio delle donne rispetto a quello degli uomini.
257 anni mancano per raggiungere la parità economica a livello globale.
76esima è la posizione dell’Italia nella parità di genere su 153 Paesi.
4 le uniche donne tra i primi 100 manager più pagati in Italia e guadagnano quasi 5 volte di meno dei colleghi maschi.
73% delle dimissioni volontarie dal lavoro riguardano le donne.
3,2 ore al giorno dedicate ai lavori domestici dalle donne in più rispetto agli uomini, ben 22,4 ore a settimana.
74% le donne che hanno constatato un aumentato del carico lavorativo domestico durante il coronavirus.
La situazione lavorativa della donna in Italia e nel mondo:
DONNE CHE SOSTENGONO L’OCCUPAZIONE FEMMINILE:
Un particolare grazie per questa mostra va a Emanuela, Elena e Talia e a Donna Felice per il loro meraviglioso sostegno e le loro iniziative a favore delle donne lavoratrici nei Paesi in via di sviluppo come il Brasile.
La loro azienda, infatti, produce caffè secondo il metodo artigianale in cui il “fattore umano” gioca un ruolo creativo fondamentale, con l’obiettivo di promuovere un processo produttivo ambientalmente ed umanamente sostenibile.
È così che queste splendide Donne hanno dato vita al progetto Donna Felice – Café das Mulheres, utilizzando materie prime che provengono da piantagioni gestite dalle Donne e tutelate dalla IWCA Brasil (International Women Coffee Alliance), un’associazione riconosciuta a livello mondiale che crea opportunità di lavoro e formazione per tutte le donne del mondo del caffè.
“Se una donna è Felice – e per felicità intendiamo la libertà economica ed intellettuale di poter scegliere chi essere e come esserlo – il cambiamento sarà possibile.”
LO SCORRERE
Una tavola da bucato vecchia e malandata offre l’occasione per riflettere sull’enorme fatica fisica richiesta alle donne del passato. Come l’acqua scorre anche il tempo, lo raccontano i versi composti dall’artista, versi che costituiscono l’anima dell’opera.
ANGELI DEL FOCOLARE
L’opera racconta il lavoro delle donne di oggi, che si moltiplica e si affaccia su mille fronti, in un caotico affollamento di doveri e di situazioni diverse da “contenere”, anche – anzi, soprattutto – in tempo di pandemia e lavoro da casa. Lo smart working per molte donne ha coinciso con un aumento esponenziale di responsabilità e nuovi impegni che si vanno a sovrapporre ai precedenti nello spazio ristretto delle case.
LORENZA MIGNOLI
Lorenza Mignoli (LoreMì) è un’artista emiliana, che inizia come ceramista ma il suo percorso artistico la porta ad impiegare anche altri elementi e materiali. Nelle sue opere entra spesso la parola, usata come cesello delle emozioni che vuole trasmettere. Ha partecipato a mostre personali a Venezia e a Bologna, dove si è tenuta anche la sua ultima personale a Ca’ la Ghironda – ModernArtMuseum.
Le sue opere sono disponibili per l’acquisto QUA.
DALL’ALBA AL TRAMONTO
La condizione lavorativa delle donne è il soggetto di queste fotografie, scattate nelle zone più povere del mondo. Donne in Mozambico, India, Palestina, Cina, Cambogia, Vietnam e Perù sono immortalate nel duplice ruolo di lavoratrici, dentro e fuori casa. Gli scatti raccontano la loro faticosa giornata che le vede affrontare impegni diversi, spesso sfiancanti che le vedono sottopagate e sfruttate.
MAJA GALLI
Maja Galli inizia a fotografare a 8 anni con una konica pop automatica, la sua passione per la fotografia la porta a frequentare l’Istituto Internazionale di fotografia a Milano dove ha conseguito l’attestato di fotografa professionista. Oltre a fare foto di moda e eventi, in particolare musicali, ha collaborato con riviste e quotidiani per la pubblicazione di molti reportage di viaggio in Mozambico, Perù, India, Laos, Vietnam con ONG internazionali.
Le fotografie di questa mostra e molte altre sono disponibili per l’acquisto QUA.
MASCHIO E FEMMINA LI CREÒ
Lo Zingarelli del 1962 definisce la donna: «Femmina dell’uomo/di casa, che sa accudire alle faccende domestiche. Sposa, Moglie. Ragazza in grado di prender marito». È proprio a partire delle parole che si sviluppa la riflessione sul tema delle differenze di genere portata avanti nello spettacolo, perché le parole raccontano molto della nostra società. Nella versione online dell’evento si propone un estratto dello spettacolo: il colloquio di lavoro. I colloqui sono spesso sede di discriminazioni, già a partire dalla domanda apparentemente innocente “signora o signorina?” che tante volte ci è toccato sentire.
SEMEION TEATRO
Semeion Teatro è un’Associazione Culturale che nasce nel 1994 a Settimo Milanese. Le sue attività sono rivolte alla diffusione delle discipline artistiche e teatrali ed è costituita da attori professionisti, animatori, burattinai, musicisti, scenografi accomunati dalla voglia di convergere le proprie esperienze, professionalità ed energie nella grande passione per il teatro e con il desiderio di lasciare una traccia, un segno, come si direbbe in greco un “Semeion”.
La performance teatrale “Maschio e femmina li creò” è interpretata dalle attrici Veronica Anelli, Alessandra Lattarulo e Giulia Napolitani, scritta dalle stesse interpreti e da Marianna Galeazzi.
Ihaveavoice si impegna tutti i giorni nella lotta contro le violenze e le disparità di genere, per creare un mondo migliore.
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