Se Sanremo fosse al femminile: Amadea e Fiorella - IHAVEAVOICE
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Se Sanremo fosse al femminile: Amadea e Fiorella

sanremo al femminile: i ruoli si ribaltano.

Cosa succederebbe se Sanremo fosse al femminile?
 
Immaginatevi due donne, sui 60 anni, con le famigerate rughe in faccia, i capelli brizzolati e magari un nasone, non proprio alla francesina.
 
Immaginatevele in un palco importante, ammirate da milioni di persone
 
Poi immaginatevi che di tanto in tanto, queste donne un po’ âgée  e non perfettamente rappresentanti il canone estetico imposto dalla società, invitino su quel palco dei 25enni, che quel canone estetico invece lo incarnano a meraviglia: giovani, belli, muscolosi, vestiti in abiti succinti in modo da mettere in risalto quei bicipiti e addominali perfetti.
 
 

Se Sanremo fosse al femminile: l’accompagnamento

 
Questi bei giovincelli arrivano, cantano, ballano, magari dicono anche qualcosa di interessante, e poi escono dalla scena, per lasciare spazio al prossimo maschietto di accompagnamento, invitato sempre a piacimento delle due conduttrici donne.
 
Sanremo al femminile: l'accompagnamento

Se Sanremo fosse al femminile: il marito trofeo

Poi immaginate che una di quelle donne che comandano su quel palco si sia sposata con uno di quei maschietti tanto belli, magari quando faceva da valletto sculettando davanti a lei mezzo nudo.

Così lei lo sposa e, nonostante lui non abbia nessunissima capacità di condurre un programma, lo mette lo stesso a presentarne uno importante, collegato al suo.

Sanremo al femminile: il marito trofeo

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 Se Sanremo fosse al femminile: la direttrice d’orchestra

 

Poi immaginate che arrivi finalmente un uomo bravo, di talento, che è riuscito a farsi strada in un campo dominato solo da donne, ma quando è arrivato il momento di complimentarsi per i suoi meriti, lui dica che vuole essere chiamato DIRETTRICE d’orchestra, perché si sa, direttore essendo al maschile è meno prestigioso.

Sanremo al femminile: la direttrice d'orchestra

 Se Sanremo fosse al femminile: la violenza sugli uomini

 

Poi però un contentino a questi uomini vuoi non darlo?

Ce ne sono alcuni che rompono insistentemente perché vogliono la parità sul lavoro e magari non essere ammazzati ogni 3 giorni da una donna e allora ma sì, dai, facciamo dire al cantante bravo una frasetta contro la violenza sugli uomini, portando sul palco dei mocassini rossi: 5 minuti di gloria anche ai maschilisti.

Sanremo al femminile: la violenza sugli uomini

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Se Sanremo fosse al femminile: uomini ribelli

E poi giusto per dargli un altro contentino, le due donne decidono di invitare un altro uomo, un giornalista, che fa un discorso non ben definito, dove blatera di aria fritta, gettando qua e là qualche parola tipo “diritti” e “uomini ribelli”, e poi diciamo che quella è una puntata dedicata tutta agli uomini, così sono contenti e non rompono più.

Sanremo al femminile: uomini ribelli
 
Ecco, signore e signori, questo è il matriarcato: le donne si tengono strette il loro potere, quello vero, e danno qualche contentino agli uomini, purché siano giovani e belli, purché se li siano sposati dopo aver sculettato, purché dicano che le professioni sono valide solo se al femminile, purché facciano discorsi che non vanno da nessuna parte o che almeno siano brevissimi.
 
E intanto le donne decidono chi fa cosa, guadagnano di più, possono permettersi di invecchiare e di essere bruttine, ché tanto è l’uomo quello che passati i 30 anni è da buttare e sia mai che abbia un kg in più o un capello bianco o una ruga… al massimo salviamo quelli che hanno una bella voce, ma solo perché il festival è seguito da tante persone anziane, altrimenti si eliminano pure quelli!

Ihaveavoice si impegna tutti i giorni nella lotta contro le violenze e le disparità di genere, per creare un mondo migliore.

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