I motivi per cui la chirurgia estetica è un problema per il vero empowerment femminile.
La chirurgia estetica fa leva sul disagio psicologico delle donne per spennare soldi, ecco perché non è affatto un modo per ottenere l’empowerment femminile, ma semmai ne è contraria.
La retorica che giustifica la chirurgia estetica come: “Il disagio psicologico”… “non piaccio a me”... e altre belle favole che ci hanno inculcato, serve solo per spennarci soldi in trattamenti estetici.
Donne prima della chirurgia estetica
Guardate queste donne.
Soffermatevi sulle quattro in alto: chi col naso largo o lungo o con la gobba, chi con le labbra sottili, chi con il mento lungo, chi con gli occhi infossati, chi col viso squadrato, ecc.
Immaginatevi di accendere la TV o guardare i social e vedervi le quattro in alto, come vi sentireste rispetto a loro?
Scommetto che quasi nessuna si sentirebbe brutta se confrontata con le quattro donne in alto, vero?
Sono donne “normali” con tratti diversi, come praticamente qualsiasi altra donna su questa Terra.
Donne dopo la chirurgia estetica
Immaginatevi invece di vedere le quattro donne sotto: naso “perfetto”, zigomi “perfetti”, bocche “perfette, ecc. tutto “perfetto” insomma.
Come vi sentite ora, col vostro aspetto sicuramente “non perfetto”?
Suppongo che iniziate a vedervi dei “difetti” a sentirvi insicure col vostro corpo, fino magari ad arrivare a provare disagio per come apparite, giusto?
Canoni irreali dati dalla chirurgia estetica
Ecco, il punto è questo: non siamo a disagio col nostro corpo perché non piacciamo a noi stesse, ma perché siamo bombardate da canoni estetici spesso irreali.
Promuovere la chirurgia estetica ingigantisce il problema
Promuovere la chirurgia estetica per risolvere i disagi sul proprio corpo non risolve il problema, anzi, lo ingrandisce.
Più persone si modificano diventando “perfette” più disagio si arrecherà agli altri che non sono “perfetti”. Fino ad arrivare agli estremi della Corea, dove praticamente tutti i giovani, appena maggiorenni, si cambiano totalmente i connotati, diventando, peraltro, un esercito di persone omologate, tutti uguali.
Quindi chi promuove la chirurgia estetica al grido di “empowerment femminile” o “il mio corpo, la mia scelta” o “lo faccio per me” quello che sta veramente facendo è soggiogarsi all’imposizione dei canoni estetici e creare ulteriore disagio e imposizione agli altri.
La settimana scorsa ne abbiamo parlato molto di questo, decine di donne ci hanno pesantemente attaccato, hanno smesso di seguirci, ci hanno accusato di “usare questa scusa per vendere il nostro libro per bambini”.
Ebbene, care donne, il nostro libro “Maddy e la Ricerca della Bellezza” è pensato per insegnare alle nuove generazioni che il nostro vero valore va oltre l’aspetto fisico, che bisogna amarsi per quello che c’è dentro di noi, e bisogna rispettare il prossimo per lo stesso motivo, contro la superficialità e il bullismo.
20 miliardi di euro per la chirurgia estetica
Dai libri non si guadagna praticamente niente, mentre convincere le donne che il loro corpo sia sbagliato e poi farle ricorrere a costosi trattamenti si guadagna tantissimo, e per la precisione oltre 12 miliardi di euro solo per la cosmetica e quasi 20 miliardi per la chirurgia estetica.
Se ci fossero ancora dubbi, quindi, se davvero volessi guadagnare, vi direi che la vostra cellulite fa schifo e vi venderei cremine per contrastarla, come fanno tante pseudo-influencer che si spacciano per femministe.
Care mie, prima apriamo gli occhi e riconosciamo che la favola della “bellezza perfetta” è una grande truffa a discapito del nostro benessere psicologico, e prima staremo tutte meglio!
Ihaveavoice si impegna tutti i giorni nella lotta contro le violenze e le disparità di genere, per creare un mondo migliore.
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