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Offrire la cena una donna è sessista?

Pagare il conto del ristorante a una donna al primo appuntamento è sessista? 

L’uomo è obbligato a pagare il conto della cena al ristorante quando invita una donna? Oppure se paga la cena a una donna senza dividere il conto con lei è sessista?

Dopo le polemiche sul “menù senza prezzi sessista” come dichiarato dalla conduttrice australiana Abbie Chatfiel, credo sia giusto fare un po’ di chiarezza.

Intanto partiamo dal Galateo, ossia cosa è previsto dalle buone maniere: chi invita paga.

Chi invita paga

Che sia uomo o donna, in una relazione amorosa, di amicizia, di lavoro o di cortesia, chi invita, paga.

E questo per un semplice motivo: intanto chi invita sceglie il ristorante e, presumibilmente, lo fa senza sapere le disponibilità dell’altro/a, ma sapendo le proprie, quindi per non recare disagi all’altra persona (ad esempio non si può permettere un ristorante costoso) è giusto che chi abbia fatto l’invito, scegliendo quindi un ristorante in linea con le proprie possibilità, paghi anche il conto.

Inoltre, quando si invita una persona, lo si dovrebbe fare perché ci fa piacere la sua compagnia e quindi vogliamo “omaggiarla” per aver accettato il nostro invito. Poi, al massimo, sarà cura dell’altra persona ricambiare con un altro invito.

L’invito di cortesia non è sessismo, è generosità

E’ ovvio che nei rapporti consolidati di amicizia o di relazioni amorose, ci si possa mettere d’accordo in altro modo, dividere, o scegliere di fare una volta l’uno/a, una volta l’altro/a o ricambiare in modi diversi a secondo delle possibilità, ciò non toglie che anche nei rapporti consolidati ci possa essere un invito di cortesia, per ringraziare un amico per un favore o per fare una sorpresa alla persona amata, ecc. e no, non è sessismo, ma semplice generosità.

Il menù senza prezzi

Il menù senza prezzi, chiamato appunto di cortesia, viene dato a chi fa la prenotazione proprio perché è chi fa l’invito che prenota. E in un ristorante stellato, che poi sono quelli ad avere questi menù, di solito si deve sempre prenotare. Se la donna vuole pagare, prenota lei e fa presente che sarà lei ad avere ospiti. E nel caso specifico della presentatrice australiana, se voleva dividere, bastava chiedere il menù con i prezzi anche per lei.

Chi paga al primo appuntamento?

Ma andiamo oltre, sul caso più spinoso del fatidico “primo appuntamento”, chi paga?

Ancora una volta: semplicemente chi invita.

Se un uomo vuole conoscere una donna, la invita e paga lui.

Se una donna vuole conoscere un uomo, lo invita e paga lei.

Se un/a omosessuale vuole conoscere una persona del suo stesso sesso, il/la invita e paga lui/lei.

Il sessismo non c’entra. E’ una questione di buone maniere.

Gli uomini che invocano la “parità di genere” per non offrire un caffè sono misogini

Ma c’è un’altra questione: vedo sempre più spesso uomini che al grido di “parità di genere” si rifiutano di offrire anche un caffè al primo appuntamento.

Ecco, spesso costoro sono i più misogini di tutti, che inveiscono contro le donne per qualsiasi cosa, ma guarda caso riscoprono l’importanza del femminismo quando bisogna mettere mano al portafogli.

Sia mai che si ricordano del femminismo quando le donne guadagnano meno degli uomini e abbiano delle opportunità di carriera estremamente ridotte rispetto a loro (solo 1 manager su 5 è donna, e più si sale nella carriera, meno sono le donne e meno guadagnano rispetto agli uomini).

Oppure che se ne ricordino quando noi donne siamo obbligate a perdere anche ore per prepararci per un appuntamento, tra depilazione, manicure, trucco, parrucco, ecc., nel tentativo di raggiungere gli standard di bellezza imposti alle donne, che ci fanno perdere tempo e anche parecchio denaro (in uno studio è emerso che dai 18 ai 40 anni, una donna arriva a spendere anche 60.000 euro, e tutte sappiamo che in realtà iniziamo ben prima e smettiamo, a volte, solo alla nostra morte).

Offrire la cena a una donna è sessista?

Quindi offrire la cena ad una donna al primo appuntamento è sessista?

Di sessista, come abbiamo visto, c’è ben altro. Fermo restando che se una donne vuole, può benissimo invitare e offrire lei, ed è anche giusto che ci sia uno scambio equo in una relazione (attenzione equo non vuol dire uguale, ma proporzionale: se un uomo guadagna di più – e purtroppo questa è ancora la triste maggioranza – sarà giusto che contribuisca di più, se una donna guadagna di più – purtroppo ancora un caso raro – sarà lei a pagare di più.

Infine, aggiungo che ormai sembra che le relazioni siano uno scambio commerciale, con tanto di calcolatrice alla mano. Ma che tristezza! L’amore è ben altro: in primis la generosità di dare e darsi all’altro/a senza limiti!

Care donne, diffidate dei tirchi che tirano fuori la parità per non offrirvi neanche un caffè: non sostengono la vostra indipendenza, ma il loro braccino corto.

E cari uomini, questo vale anche per voi, se una donna non fa mai nulla per ricambiare, secondo le sue possibilità, fatevi due domande.

Insomma, siate generosi, uomini o donne non importa, l’importante è saper dare, col cuore!

Ihaveavoice si impegna tutti i giorni nella lotta contro le violenze e le disparità di genere, per creare un mondo migliore.

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