I pesanti attacchi Dopo il post di ieri sul bodypositive con le parole di una nota scrittrice
Ieri abbiamo pubblicato un post sul body positive, contro la grassofobia.
Abbiamo usato le parole di una nota scrittrice, poiché esprimevano un pensiero molto giusto, su un tema molto importante.
Purtroppo è successo il finimondo.
Qualche decina di persone hanno iniziato con attacchi pesanti, con le peggiori accuse verso la scrittrice, addirittura di “sterminio di massa”, ripetute per centinaia e centinaia di commenti.
Il tutto perché questa scrittrice ha esposto delle opinioni che non sono state gradite (a ragione o meno, non è il punto) da una determinata parte di persone.
Quelle opinioni non erano in alcun modo presenti nel post pubblicato, tuttavia questo non è stato sufficiente.
Mi è stato chiesto di “eliminarla”. Farla scomparire, escluderla, cancellarla per sempre.
La violenza rivolta a quella scrittrice mi ha veramente sconvolta.
Io credo innanzitutto che ognuno debba avere il diritto di poter esporre la propria opinione con rispetto e, se qualcuno non è d’accordo, può contestarla portando le proprie motivazioni, con altrettanto rispetto.
Credo inoltre che si debbano giudicare fatti e parole, nel merito, e non fare tifi da stadio privi di senso. Penso che si possa essere d’accordo su di una cosa e in disaccordo su un’altra, senza dover odiare quella persona e senza voler disprezzare tutto ciò che quella persona abbia detto o fatto in vita sua.
IL FEMMINISMO NON è ODIO:
Ma soprattutto, credo che questo “pseudo-femminismo” estremista, che odia e attacca chiunque abbia anche un solo pensiero diverso dal proprio, sia la cosa peggiore che potesse capitare al vero femminismo.
E questo vale per tutti coloro che sono estremisti in un senso o nell’altro.
Il femminismo non è odio.
Il femminismo non è cancellare donne solo perché hanno opinioni diverse.
Le opinioni diverse ci sono e ci saranno sempre, ma bisogna avere l’onestà intellettuale di portare avanti i propri principi sempre, non solo quando fa comodo.
Bisogna saper capire le situazioni, distinguere cosa sia giusto o sbagliato in ogni caso specifico. Si deve cercare un confronto costruttivo, capire le posizioni dell’altra persona ed esporre le proprie per trovare un punto di incontro.
E se quel punto di incontro non si trova, si porterà avanti la propria causa, ma comunque nel rispetto del prossimo.
L’odio non è mai la soluzione.
E l’odio tra “femministe” è la cosa più infame e aberrante che ci possa essere.
Ihaveavoice si impegna tutti i giorni nella lotta contro le violenze e le disparità di genere, per creare un mondo migliore.
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