La chirurgia estetica come canone di bellezza standard
Negli anni 50 del Novecento, nei concorsi di bellezza, era considerato normale per le donne sfilare nei loro corpi naturali.
Al giorno d’oggi, invece, è considerato normale ricorrere alla chirurgia estetica nel mondo dello spettacolo e non solo.
I corpi naturali delle donne negli anni ’50
Concorso di bellezza negli anni ‘50: donne “normali” senza ritocchi estetici, con fisici “sani”.
Oggi queste donne sarebbero considerate “brutte” e oversize: gambe morbide con la cellulite, accenni di pancetta, seno troppo piccolo, per non parlare poi del viso, con le labbra non a canotto e i nasi non perfettamente piccoli e all’insù!
I canoni estetici irraggiungibili di oggi
Insomma, queste donne, oggi, non solo non sarebbero mai state selezionate per un concorso di bellezza, ma probabilmente si sentirebbero “brutte”, inadeguate, sarebbero depresse per il loro aspetto e sarebbero probabilmente spinte a ricorrere alla chirurgia estetica
La proposta di esenzione IVA sugli interventi di chirurgia estetica
Ed ecco che la deputata di Forza Italia Annarita Patriarca e altri esponenti del centrodestra hanno presentato una mozione alla Camera per esentare tutti gli interventi di chirurgia estetica dall’Iva.
La motivazione dichiarata sarebbe contemplare lo “stato di completo benessere fisico, psichico e sociale.”
Peccato che il malessere sia derivante da canoni di bellezza irreali, e per superare questo malessere si dovrebbero abbattere questi canoni, non spingere ancora di più la chirurgia estetica, già in continua crescita, portando sempre più persone a sentirsi inadeguate poiché si spinge a credere che la “perfezione” sia la normalità.
Tralasciando poi il fatto che esistono enormi problemi alla sanità pubblica che andrebbero risolti ben prima di preoccuparsi di estetica, ma questo è un ambito che non rientra nei temi che trattiamo.
Il benessere psico-fisico non dipende dall’estetica
Se l’interesse è veramente quello di preservare il benessere psico-fisico delle persone è ora di abbattere questi canoni estetici irreali, eliminare i filtri dai social e Photoshop dalle riviste, dare una rappresentazione femminile più inclusiva, e, anzi, smettere proprio di porre sempre al centro dell’attenzione l’estetica, poiché ci sono cose ben più importanti nell’essenza di un essere umano, soprattutto per le donne, poiché per gli uomini la bellezza è già in secondo piano.
Questo va insegnato fin da piccoli, ecco perché abbiamo scritto il libro “Maddy e la Ricerca della Bellezza”: cresciamo le nuove generazioni con meno superficialità e insicurezze, ma con più fiducia in sé e amor proprio!
Abbattiamo la pressione alla perfezione estetica, è quella che ci fa star male, non i nostri corpi perfettamente funzionanti.
Ihaveavoice si impegna tutti i giorni nella lotta contro le violenze e le disparità di genere, per creare un mondo migliore.
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