Le proteste delle donne iraniane contro l'hijab - IHAVEAVOICE
Home » Blog » Le proteste delle donne iraniane contro l’hijab

Le proteste delle donne iraniane contro l’hijab

Proteste e manifestazioni in favore di Mahsa Amini, Hadith Najafi e Nika Shakarami, le donne arrestate e uccise in Iran perchè non portavano l’hijab (velo islamico) 

Mahsa Amini, Hadith Najafi e Nika Shakarami sono le tre donne arrestate e uccise in Iran perché non portavano l’hijab, il velo islamico, lo portavano male a detta della polizia morale o protestavano contro l’uso del velo. La loro morte ha scatenato un’ondata di manifestazioni e proteste in tutto il Paese.

La prima donna iraniana uccisa è Mahsa Amini, una giovane ragazza di soli 22 anni.

La “polizia morale”, ossia una pattuglia speciale incaricata dell’attuazione delle normative sull’hijab islamico – ed è già assurda l’esistenza di un corpo di sicurezza del genere – l’ha arrestata poiché il suo velo non soddisfaceva gli standard hijab obbligatori del governo.

É morta dopo due giorni di coma, avvenuto dopo il suo arresto. Mentre la polizia tenta di far passare un arresto cardiaco, ci sono evidenze che sia stata picchiata in testa con un bastone e schiantata più volte contro un’auto della polizia.

Una morte assurda, che ha scatenato rivolte in tutto il Paese contro la violenza sulle donne.

Molte donne hanno iniziato a togliersi il velo e a tagliarsi i capelli, mentre personaggi famosi hanno iniziato a twittare contro la «polizia morale» e la violenza sulle donne, scrivendo:

«Ripetete il suo nome, non dimenticate quello che passano le donne iraniane

I manifestanti stanno marciando in queste ore in tutto il Paese, con violente repressioni della polizia che per ora ha ferito 13 persone.

Ci sono manifestazioni anche negli Stati Uniti, e sarebbe ora che un coro si alzasse da tutto il mondo, in difesa delle donne che vivono sotto la dittatura dei regimi islamici.

Nel 2022 non è più accettabile che le donne subiscano questi soprusi.

Era il simbolo della lotta delle donne dell’Iran: anche Hadith Najafi è stata uccisa

 

Dopo l’orribile assassinio di Mahsa Amini, è stata uccisa Hadith Najafi, la giovane donna diventata simbolo delle proteste in Iran.

Hadith aveva solo 20 anni ed è stata colpita da ben 6 proiettili.

Durante una manifestazione, Hadith, senza velo, si era legata i capelli. È stata ripresa in un video diventato poi virale, per questo era diventata il simbolo della lotta delle donne iraniane.

Ora quel gesto di legarsi i capelli è diventato il segno di chi vuole sostenerle e tutte noi possiamo farlo, in qualsiasi momento.

Nika Shakarami: un’altra donna iraniana uccisa durante le manifestazioni

 

Giovane ragazza iraniana, amava cantare, indossando pantaloni e magliette larghe.

Nika Shakarami voleva la libertà e si era unita alle proteste per l’uccisione di Mahsa Amini.

Il 20 settembre era scomparsa, aveva mandato l’ultimo messaggio alla zia, dicendo che era inseguita dalla polizia.

Hanno arrestato la zia, minacciando di ucciderla se il resto della famiglia avesse partecipato alle proteste

La famiglia ha trovato il suo cadavere solo dopo 10 giorni, seppellita segretamente in un villaggio dalle forze dell’ordine che volevano nasconderne la morte.

Aveva il cranio fracassato e non è stato permesso ai familiari di vedere il resto del corpo, chissà in che condizioni era.

Le hanno rubato la libertà, il corpo, la vita.

E il tutto perché? Perché queste donne vogliono essere libere di gestire il loro corpo, vogliono essere libere di portare i capelli come vogliono, senza il rischio di essere ammazzate.

Pensate l’assurdità di questa vicenda.

Pensate quanta paura hanno questi miserabili omuncoli dei capelli delle donne, della loro libertà.

Grandissima ammirazione per queste donne, così coraggiose, che sono disposte a perdere la vita per la libertà.

Non possiamo che sperare che abbiano presto la meglio e riescano a ribaltare quel governo composto da folli estremisti.

Solidarietà alle donne iraniane che stanno vivendo un momento durissimo e stanno dimostrando un enorme coraggio.

E onore a Mahsa, Hadith, e Nika, che le loro vite di giovani donne non vadano sprecate: la loro morte non solo non deve restare impunita, ma deve essere il motore trainante per cambiare una volta per tutte queste persecuzioni contro la libertà delle donne. Le donne iraniane devono vincere questa battaglia.

Ihaveavoice si impegna tutti i giorni nella lotta contro le violenze e le disparità di genere, per creare un mondo migliore.

Sostienici con una donazione, anche la più piccola può fare la differenza!

Rispondi