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“Mi eccita essere legata e dominata”: fetish e donne

la psicologa parla delle fantasie fetish per le donne.

“Mi eccita essere legata e dominata.

Ho 28 anni e vivo da sola. In passato ho subito violenze fisiche per anni dal mio ‘fidanzatino’. 

In età adulta sto guarendo dalle ferite del passato. Mi reputo una donna libera sessualmente, so quello che voglio e ho da poco iniziato una relazione con un uomo fantastico. 

Il mio problema è che, nonostante mi ritenga una femminista, mi eccita essere legata e dominata, a volte anche con giochi di ruolo di violenza sessuale. 

Purtroppo questo mio fetish mi fa sentire una femminista sbagliata, perché dovrei eccitarmi con dei pensieri così disgustosi? Non riesco a capire più chi sono.”


Ci è arrivata questa richiesta di aiuto in posta e abbiamo chiesto il parere della nostra psicologa:


Le fantasie sessuali sono più diffuse di quanto si possa pensare e di per sé non sono patologiche, lo divengono soltanto quando generano sofferenza psichica in chi le pratica o quando coinvolgono persone non consenzienti.


Le fantasie sadomasochiste sono legate a dinamiche di potere. Spesso nei secoli, la società e la cultura hanno relegato la donna in un ruolo sottomesso, abituato a subire, anche attraverso i sensi di colpa, mentre l’uomo è accettato solo in posizione dominante, “macho”, guai a essere poco “virili”.


Le dinamiche di potere insieme ai sensi di colpa concorrono a strutturare le fantasie sessuali, insieme all’ambiente di origine, alle relazioni con le figure di accudimento e alla cultura all’interno della quale si è inseriti, ai propri convincimenti personali e morali e non ultimo, purtroppo, a possibili esperienze di violenza e/o abusi tanto fisici quanto psichici.


Negli studi di psicoterapia passano pazienti con le fantasie più varie e non è raro incontrare persone di potere (maschi o femmine) le cui fantasie sessuali sono di sottomissione anziché di dominio. Per esempio, avere un ruolo dominante nel lavoro (essere un capo), non impedisce di avere un nucleo opposto che si esprime poi in contesti di altro tipo nella vita e nello specifico essere una femminista non comporta il non poter avere fantasie di sottomissione.


È importante, in questi casi, che non avvenga una disconnessione tra la sfera dell’identità e quella sessuale che, nonostante possano “parlare” secondo registri diversi, in realtà non devono necessariamente essere considerate incompatibili. 


Il femminismo cerca uguaglianza di dignità tra uomo e donna, uguaglianza di diritti e di doveri. Questo non ha niente a che fare con il proprio soddisfacimento sessuale. 


Quando questo genera conflitto con sé stessi e le proprie fantasie sono vissute con disagio o sofferenza è utile rivolgersi a dei terapeuti specializzati, come i sessuologi, o gli psicoterapeuti che possono aiutare la persona a identificare i punti critici di questa sofferenza e trovare degli strumenti alternativi al raggiungimento della soddisfazione sessuale e dello sviluppo sereno della propria identità.

Ihaveavoice si impegna tutti i giorni nella lotta contro le violenze e le disparità di genere, per creare un mondo migliore.

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