A Terni si vietano le minigonne e le scollature per contrastare la prostituzione.
È “fatto divieto a chiunque” di mantenere un “abbigliamento indecoroso o indecente in relazione al luogo ovvero nel mostrare nudità, ingenerando la convinzione di esercitare la prostituzione“.
Questo è uno dei passaggi di un’ordinanza anti-prostituzione firmata dal sindaco di Terni, Leonardo Latini della Lega.
Secondo questa ordinanza si impone alle donne il divieto di abbigliamento “provocante”, equiparandolo alla prostituzione.
Ancora una volta, gli uomini intendono controllare le donne, decidere di come si devono vestire e di come devono svolgere la loro vita.
Di fronte alle critiche, i consiglieri comunali della Lega hanno risposto che è una “azione di contrasto della prostituzione”, che serve a “garantire sicurezza e decoro”.
Il problema della prostituzione non sono le minigonne e le scollature, che moltissime donne amano indossare, senza aver nessunissima intenzione di prostituirsi.
provvedimento bigotto molto grave