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Loujain al-Hatlhoul, 900 giorni in carcere per avere guidato un’auto

L'attivista Loujain al-Hatlhoul è stata incarcerata, torturata e violentata per aver guidato un'auto in Arabia Saudita.

900 giorni di carcere per avere guidato un’auto.


Lei è Loujain al-Hatlhoul e la sua “colpa” è stata quella di guidare di un’automobile per richiedere il diritto alla guida per le donne in Arabia Saudita.


Stava portando avanti una campagna pacifica per porre fine al sistema maschilista e per l’uguaglianza delle donne nel suo Paese. 


È stata arrestata con l’accusa di “aver contattato organizzazioni internazionali”, sbattuta in carcere con altre tre donne che portavano avanti la campagna con lei. Per i primi tre mesi non ha potuto vedere né familiari né avvocati.


È stata sottoposta a periodi di isolamento, maltrattata, torturata e violentata.


A fine ottobre aveva iniziato a protestare con lo sciopero della fame, ma dopo due settimane le guardie carcerarie hanno incominciato a privarla del sonno, svegliandola ogni due ore. Una tortura atroce che l’ha sfinita così ha dovuto smettere la protesta.

L’ultima volta che è apparsa in tribunale era molto debole e malata, tremava e aveva un filo di voce. 


L’accanimento giudiziario:

Il suo processo subisce continui ritardi da quasi 3 anni, il giudice che presiedeva il caso se ne era occupato per un anno e otto mesi prima di annunciare di non avere giurisdizione.


Un accanimento assurdo contro di lei, solo perché ha osato guidare da sola un’automobile, cosa vietata alle donne fino all’anno scorso in Arabia Saudita.


Nel 2020 non è possibile che esista un Paese al mondo dove le donne sono schiave degli uomini. Dove viene loro tolto ogni diritto, anche quello più basilare.


Non si può accettare una situazione del genere e tutto il mondo è responsabile se questi atti di estrema inciviltà e violenza contro le donne non sono duramente condannati da tutti i capi di Stato e dalle organizzazioni internazionali.


Dobbiamo essere la voce di Loujain al-Hatlhoul e di tutte le donne represse come lei.

Non possiamo ambire alla parità se esiste anche solo una donna al mondo che ancora oggi subisce delle discriminazioni del genere.

Chiediamo che lei e le altre donne ingiustamente incarcerate vengano liberate immediatamente.


Vi invitiamo a firmare la petizione promossa da Amnesty International che trovate tra le nostre petizioni QUA .


Libertà per Loujain al-Hatlhoul. Rispetto e uguaglianza per tutte le Donne.

Ihaveavoice si impegna tutti i giorni nella lotta contro le violenze e le disparità di genere, per creare un mondo migliore.

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